Follia al Museo
Fino al 16 novembre il museo itinerante fa tappa a Salò
Un museo dedicato ai condannati senza colpa, a coloro che furono incriminati per il fatto di essere diversi. Un elogio alla follia, verrebbe da dire, anche se nelle parole del curatore, Vittorio Sgarbi, il Museo della Follia vuole essere un repertorio, senza proclami, senza manifesti e senza denunce.
La mostra, itinerante, si è arricchita grazie al contributo di musei prestigiosi come quello d’Orsay e de l’Orangerie. Fino al 16 novembre sarà a Salò, presso il MuSa, pronta ad accogliere i visitatori con L’intonapensieri, un container posto sul lungolago contenente installazioni interattive, testimonianze di poeti, ma anche di persone che hanno vissuto personalmente l’esperienza del manicomio.
Storie di uomini comuni affiancate a quelle di artisti, come Van Gogh, Goya, Bacon e Ligabue, il cui turbamento si espresse in linguaggi visionari e allucinati. Le oltre duecento opere, in gran parte inedite, permettono al visitatore di smarrirsi, perdendosi in suggestioni creative, ma anche distruttive.
È il caso dell’olio di Adolf Hitler, esposto in anteprima mondiale, o Gli Assenti di Giovanni Sclocchini, una serie di fotografie che danno forma all’assenza di quei luoghi abbandonati e sospesi nel tempo. Non mancano video-installazioni: le due presenti – Franco Basaglia e O.P.G. – sono state allestite per mostrare i documenti emersi dall’inchiesta, condotta dal Senato della Repubblica, sugli ospedali psichiatrici giudiziari. Una terza video-installazione, dal titolo de I Pazzi Politici, evidenzia la controversa relazione tra manicomi e regime fascista: il secondo tendeva a rinchiudere nei primi anche molti dissidenti, in modo che il vuoto di certi luoghi ne neutralizzasse lo spirito critico e li rendesse, al tempo stesso, inoffensivi.
A seguire, Gli stereoscopi, supporti magici che trasportano lo spettatore nell’ospedale psichiatrico di Mombello, dove trascorse diversi anni della sua vita l’artista Gino Sandri; proprio di ricordi si compone I Ricordi, la sezione che ospita immagini, documenti e oggetti recuperati da diversi manicomi italiani.
Ma la mostra, straniante, è fatta anche di opposti: basti pensare alle sculture senza volto di Tutti i Santi, in cui medici e pazienti sono distinguibili solo attraverso i dettagli del loro abbigliamento. Sembra quasi di essere stati catapultati in un racconto di Edgar Allan Poe.
Ma questa sensazione di indefinitezza acquista ancor più risalto se confrontata con La Griglia, un’imponente installazione di oltre cinque metri che sembra catalogare i protagonisti dei manicomi, esponendo i ritratti di alcuni pazienti recuperati dalle cartelle cliniche. Una luce al neon dona forma e colore ai pensieri di ognuno.
Museo della Follia
Orari: da martedì a domenica 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso: un’ora prima)
INGRESSO
BIGLIETTO SINGOLO INTERO-14,00 €
BIGLIETTO SINGOLO RIDOTTO-11,00€
Visitatori dai 7ai 18 anni, studenti universitari, over 65 anni, cittadini salodiani residenti
BIGLIETTO OMAGGIO-Minori fino ai 6 anni non compiuti, disabili
BIGLIETTO OPEN-16,00 €
Biglietto a data aperta, valido dal giorno dopo l’acquisto, consente l’accesso diretto alla cassa prenotati. Disponibilità limitate
GRUPPI-11,00€
Gruppi da 15 a 35 persone – gratuità 1 accompagnatore per ogni gruppo
Gruppi di studenti diogni ordine e grado – gratuità 2 accompagnatori per classe
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
030/5785122 www.ticket24ore.it