La bimba, la fata e lo specchio magico
I tanti segreti del lago di Misurina
«Sorapiss chiuse gli occhi e il capo inchinò e giorno e notte aspettò finché di pietra non fu e con le lacrime che scesero giù un verde lago formò tra abeti e genziane blu.» (Lago di Misurina, Claudio Baglioni)
Il lago di Misurina ha ispirato leggende e canzoni, che lo hanno reso uno tra i laghi più popola d’Italia. La Perla delle Dolomiti, chiamato così per la sua bellezza, è incastonato tra le montagne – le Tre Cime di Lavaredo, il Sorapiss, i Cadini e il Cristallo – ed è il più vasto bacino naturale del Cadore nella provincia di Belluno. È considerato anche oasi del buon respiro – si trova a un’altitudine di oltre 1700 metri – poiché presenta un particolare microclima e un’aria balsamica che sono ottimi per chi soffre di disturbi respiratori. Nei pressi del lago infatti è presente un centro medico per la cura dell’asma infantile.
Canzoni e leggende
Lo stesso Claudio Baglioni ha dedicato a questo lago la canzone Il lago di Misurina in cui racconta l’antica leggenda della nascita del bacino veneto. «Misurina che era tutto per lui, un giorno scivolò giù la vide con gli occhi suoi. Misurina riposava tra il ginepro e i rododendri si affacciava il sole dalle nubi sopra i suoi capelli biondi».
Il nome del lago rimanda a un antico termina ladino, Mesorina, a sua volta riconducibile all’espressione Meso ai rin, che vuol dire: in mezzo ai ruscelli. Infatti, fino a qualche secolo fa, si riteneva che quella fosse la zona d’origine di due grandi fiumi: il Piave e l’Adige.
Ma la leggenda più nota è quella legata a una bambina capricciosa, a suo padre e ad una fata con uno specchio magico.
Misurina era l’unica figlia dell’anziano e imponente re Sorapiss, che governava le terre comprese tra le Tofane, l’Antelao, le Marmarole e le Tre Cime di Lavaredo. La bimba, capricciosa e dispettosa, venne a conoscenza dell’esistenza di una fata, che viveva sul monte Cristallo, che possedeva uno specchio magico, il quale dava il potere di leggere i pensieri di chiunque vi si specchiasse.
Così supplicò il padre affinché le procurasse lo specchio. La fata resistette a lungo, perché non voleva accontentare quella bimba capricciosa ma, di fronte alle lacrime di Sorapiss, finì per acconsentire, ponendo però una condizione: il re doveva trasformarsi in montagna per fare ombra ai fiori del suo guardino.
Quando Misurina ricevette lo specchio e venne informata del patto si mostrò entusiasta all’idea che suo padre, per renderla felice, diventasse una montagna, sulla quale lei avrebbe potuto correre e giocare. In quello stesso istante, mentre Misurina contemplava lo specchio, Sorapiss cominciò la sua trasformazione, gonfiandosi e cambiando colore: i suoi capelli divennero alberi e le sue rughe crepacci.
Misurina si accorse di trovarsi in alto, sulla montagna che era stata suo padre e, rivolgendo lo sguardo in basso, fu colta da un capogiro e precipitò nel vuoto. Sorapiss, nei suoi ultimi istanti di vita, guardò impotente la tragica fine della sua bambina, e dai suoi occhi ancora aperti sgorgarono così tante lacrime da formare due ruscelli, i quali si raccolsero a valle formando un immenso lago, che prese il nome appunto di Misurina. Lo specchio, cadendo, si infranse tra le rocce e i suoi frammenti furono trascinati a valle dai ruscelli di lacrime di Sorapiss, dove ancora oggi danno riflessi multicolori.
Scoprire Misurina…
Il lago è un posto magico anche da vivere, sia in estate che in inverno. Oltre al relax lungo le sue sponde, si possono praticare sport e fare escursioni, sia a piedi che in bicicletta, e passeggiate di diverse difficoltà. In inverno, quando l’acqua si ghiaccia, è possibile assistere anche a delle partite di polo a cavallo.