Moderni uomini preistorici
Sul monte Cetona si torna indietro nel tempo
La comparsa dell’uomo sulla terra, i suoi primi passi verso l’evoluzione e le testimonianze che ha lasciato lungo il suo percorso, hanno sempre colpito il nostro immaginario.
Tra Parco e Museo
In particolare ne siamo rimasti rapiti durante la nostra infanzia, quando sui banchi di scuola ci hanno raccontato dei nostri primi antenati e abbiamo cercato di immedesimarci in quei contesti misteriosi e remoti in cui ogni passo in avanti era una conquista lenta e faticosa, gigantesca e inimmaginabile per noi piccoli uomini moderni.
Proprio per il fascino che la Preistoria esercita specie sui più piccoli, proponiamo un percorso ricco e coinvolgente che non lascerà comunque indifferenti i visitatori meno giovani.
Siamo sul Monte Cetona in provincia di Siena, a 20 km dal lago di Montepulciano e a 10 dal piccolo lago di Spineto. Da qui è possibile intraprendere un percorso affascinante, partendo dal Museo Civico per la Preistoria di Cetona, attraverso il Parco archeologico naturalistico di Belverde, fino all’Archeodromo di Belverde.
Grotte da esplorare
Nel Museo Civico per la Preistoria sono visionabili documenti che testimoniano le varie fasi del popolamento umano nel territorio di Cetona e nelle aree circostanti, dal Paleolitico fino all’Età del Bronzo. Le visite organizzate per le scolaresche, mostrano ai ragazzi i resti degli strumenti in pietra utilizzati dall’uomo di Neandertal nel Paleolitico Medio, e una ricca documentazione archeologica relativa al II millennio a.C., periodo che ha visto nella zona una presenza umana molto consistente.
Le visite proseguono nel Parco archeologico naturalistico di Belverde, grotte scavate nel travertino in un’oasi naturalistica pressoché incontaminata. Mentre all’esterno sono visitabili i resti dei centri abitati, all’interno delle grotte sono stati rinvenuti resti di sepoltura e di culto.
Nella Grotta Lattaia, che prende il nome dalla credenza viva fino agli anni Trenta del Novecento che l’acqua gocciolante dalle pareti aumentasse il latte nelle puerpere, sono stati ritrovati oggetti votivi legati al mondo dei neonati, come riproduzioni di bambini in fasce o di mammelle.
Altra curiosità, la Grotta di San Francesco pare debba il nome al santo poverello di Assisi, che vi soggiornò lungo il sentiero che conduce all’eremo francescano di Santa Maria.
Insomma, reperti che ci raccontano la storia dell’uomo e i primi passi del lungo cammino che lo hanno condotto fino a qui e che passa attraverso i suoi riti, le sue superstizioni e le sue leggende.
L’itinerario si conclude con l’Archeodromo di Belverde, un percorso didattico attrezzato in cui sono stati ricostruiti a grandezza naturale un villaggio dell’età del bronzo, sono state ricreate le capanne a grandezza naturale e le aree per le attività artigianali. Per i bambini, e non solo, sarà come tornare indietro con la macchina del tempo e atterrare in un mondo remoto, studiato sui libri di storia ma che finalmente potrà essere toccato con mano, sperimentato e vissuto, come, per usare un paradosso, moderni e inconsueti uomini preistorici.
Per informazioni e orari http://preistoriacetona.it/