Laghi di Avigliana e il principe fantasma
La storia della morte del principe Filippo
Due laghi e due leggende. I laghi di Avigliana sono piccoli laghi della Val di Susa, separati da un sottile istmo che dà vita a due distinti specchi d’acqua: lago Grande e lago Piccolo.
La storia
Un’antica leggenda con una base storica aleggia nella valle e viene raccontata da tantissimi anni. Tutto questo rende il luogo ancora più magico e misterioso. La storia narra dello sfortunato principe Filippo II di Savoia-Acaja, che nelle acque dei laghi morì annegato, dopo essere stato condannato a morte. Nel 1367 Filippo II di Savoia, figlio di Giacomo, cugino di Amedeo VI, il Conte Verde, dopo essere stato usurpato del proprio regno e mandato in esilio ad Alessandria, radunò un esercito con i Visconti di Milano e i Marchesi del Monferrato per vendicarsi del cugino. Giunto al castello di Avigliana venne però facilmente sconfitto e fatto prigioniero da Amedeo VI, che dopo un processo e confessioni estorte anche con la tortura, fu imprigionato nel Castello di Avigliana e condannato a morte. La sentenza venne eseguita il 21 dicembre 1368 per annegamento nelle acque gelide dei laghi di Avigliana.
Due finali per una leggenda
Ma che fine fece il principe dopo essere annegato nel lago? Due sono le leggende che raccontano un finale diverso sulla morte di Filippo II. Secondo una tradizione popolare, Filippo fu salvato dal beato Umberto di Savoia, suo antenato nato proprio ad Avigliana, di cui il condannato aveva un medaglione al collo. Poi sarebbe scappato a Fatima, dove sarebbe morto nel 1418.
La seconda leggenda racconta, invece, che dopo l’esecuzione a morte, Filippo non abbia lasciato del tutto i laghi di Avigliana: il suo spirito tormentato sarebbe comparso nel corso dei secoli e tuttora emergerebbe dalle acque. Tanti sono gli abitanti del luogo ad aver visto o sentito i lamenti del nobile sfortunato, in particolari notti di luna.