La Fagiolina del Trasimeno è un prodotto tipico della zona del lago Trasimeno in Umbria. È un seme piccolo e allungato, simile al riso, prevalentemente di color crema, ma può assumere colorazioni e sfumature differenti.
Un po’ di storia
Le origini botaniche di questo legume, il cui nome scientifico è Vigna Unguiculatam, si devono probabilmente far risalire all’Africa. È stato introdotto in Italia, e più precisamente nel territorio umbro, dagli Etruschi, e qui, specie nei territori lambiti dal lago e quindi particolarmente fertili, ha trovato il suo habitat naturale.
È stata coltivata fino al periodo della Seconda Guerra Mondiale e ha rappresentato un alimento fondamentale per le popolazioni locali che nella fagiolina hanno trovato un’eccezionale fonte di proteine, in un periodo in cui il consumo di carne era estremamente limitato.
La fagiolina del Trasimeno è stata reintrodotta recentemente nella filiera produttiva del lago e nel 2000 è stata riconosciuta presidio Slow Food.
Nel 2002 si è costituito il Consorzio Fagiolina del Trasimeno, per il controllo e la tutela sulla produzione e la commercializzazione del prodotto.
Caratteristiche
La fagiolina è un prodotto tipico, unico per le sue caratteristiche genetiche e nutrizionali. È caratterizzata da un alto contenuto di fibra, di gran lunga superiore rispetto alla quantità contenuta negli altri fagioli, e dalla presenza di zinco, selenio e vitamina B3 che rendono questo legume un alimento eccezionale e un prezioso alleato per la nostra salute.
Coltivazione
La coltivazione della fagiolina è molto laboriosa, non tanto per le caratteristiche della pianta che risulta in realtà molto robusta e resistente, quanto per la tipologia di raccolta che si sviluppa in un periodo molto esteso che va da luglio fino a settembre. Infatti la pianta, che viene seminata in primavera, matura in maniera scalare e di conseguenza la raccolta è condizionata dai diversi tempi di maturazione. I baccelli, una volta raccolti, vengono stesi al sole per essere essiccati, dopodiché vengono battuti per estrarre i semi.
Degustazione
Per assaporare a pieno la fagiolina si consigliano ricette molto semplici che esaltino il gusto naturale del prodotto: la fagiolina essiccata, per esempio, viene mangiata dopo essere stata bollita in acqua (lessatura) condita poi con un po’ di olio extravergine di oliva locale, sale e pepe; oppure si può assaporare anche fresca (il cornetto) semplicemente “passata in tegame” con un po’ di pomodorini freschi e aglio.
È ideale nelle bruschette, nelle zuppe insieme al tartufo, come ripieno nei ravioli, insomma un alimento gustoso, assolutamente da provare!
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