Un salto nel passato
A Baveno si torna indietro nel tempo, tra botteghe e tradizioni
Baveno – sulla sponda occidentale del lago Maggiore – domenica 2 dicembre fa un salto nel passato.
La manifestazione biennale, giunta alla quattordicesima edizione, porterà le vie e gli abitanti del borgo tra il Settecento e l’Ottocento. Un esercito di circa 500 figuranti sono pronti, con costumi e con la riproduzione di antichi mestieri, a ricreare l’atmosfera che si respirava in quell’epoca: come da tradizione, il percorso verrà illuminato con torce e padelle romane, che faranno rivivere gli antichi splendori a stradine, cortili nascosti e angoli caratteristici, esaltando gli allestimenti e gli attrezzi impiegati.
Le botteghe da scoprire
Il programma partirà a mezzogiorno, con la ricostruzione del mercato, poi sarà tutto un girovagare tra le cinquanta postazioni che ricreano la bottega del fabbro e dell’arrotino, e l’arte dello scalpellino; si potrà conoscere la pazienza e ascoltare i pettegolezzi delle lavandaie, delle ricamatrici e delle filatrici della lana, ma anche ammirare l’artigiano che realizza i cesti e le gerle e sbirciare nella stanza dei nonni, dove sarà rappresentata la vita domestica di un tempo.
Tutto questo porterà il visitatore a provare emozioni che la vita odierna ha cancellato. In ogni angolo del borgo piemontese si ritroveranno persone a parlare, a bere e a gustare insieme un tempo meno frenetico e una dimensione oramai lontana.
Un salto nel passato non è solo una rievocazione storica, ma anche un’occasione enogastronomica per scoprire i piatti e le bevande tipiche di Baveno, ma solo dopo aver acquistato nelle banche i frànc bavenesi – gli euro, per tutta la giornata, non avranno alcun valore.
Diamo fuoco al passato è l’atto conclusivo dell’evento: questa è l’occasione per la ripresa di una vecchia tradizione locale, che narra di una leggenda in cui la Dama del Lago, grazie al fuoco, non riuscì a inghiottire nelle acque del lago Maggiore alcuni bambini della comunità.