L’esigenza del colore
In mostra a Iseo le opere di Giovanni Repossi
«Giovanni Repossi non usa il colore in modo strumentale per interpretare ciò che ha vissuto, bensì il colore è quel qualcosa davanti al quale egli si dispone in ascolto.»
Con queste parole Alberto Cividati, curatore della mostra, descrive l’artista bresciano. A cinque anni dalla sua scomparsa, la Fondazione l’Arsenale rende omaggio a Giovanni Repossi con una retrospettiva che indaga il suo percorso artistico dalla fine degli anni ’50 al 2007. La mostra “Giovanni Repossi. L’esigenza del colore” sarà visibile fino al 21 gennaio presso il palazzo dell’Arsenale a Iseo (Brescia).
Curata da Cividati e allestita con la collaborazione della figlia Maria Repossi e di Eugenio Molinari, è un omaggio al pittore scomparso nel 2012 all’età di 83 anni e raccoglie una quarantina di opere realizzate dal 1956 al 2007, appartenenti alla famiglia e a collezionisti privati.
Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni: una prima parte, introduttiva che lascia spazio agli approfondimenti sull’esercizio del colore, la luce, la metafisica e la figura umana, quest’ultima punto di inizio e approdo finale.
L’artista
Giovanni Repossi (Chiari 1929 – 2012) è figlio d’arte, ha ricevuto i primi insegnamenti artistici dal padre Pietro, tra i maggiori scultori bresciani del primo Novecento e dal pittore Matteo Pedrali. Formatosi all’Accademia di Brera con i maestri Funi, Morelli e Carrà, Giovanni Repossi, ha maturato la sua esperienza artistica negli ambienti d’arte tra Milano, Roma e Bologna. È stato per 35 anni titolare della cattedra di Decorazione Pittorica a Brera e vicedirettore dell’Accademia con direttori il pittore Domenico Purificato e lo scultore Andrea Cascella.
Per maggiori informazioni: http://www.arsenaleiseo.it/